Chiara Montani non scrive, dipinge! Le sue parole sono pennellate, le sue pagine affreschi dai colori smaglianti. Leggerla è come perdersi in un dipinto.
Marcello Simoni
L’equilibrio fra i molti elementi è ben calibrato. L’autrice sembra seguire, nella scrittura, il consiglio da maestro che Piero offre all’intimidita Lavinia, sorpresa a dipingere: “La mano deve essere più leggera. Pensate di reggere una seta impalpabile e di doverla stendere in presenza di vento”
La Lettura – inserto del Corriere della Sera, 17 gennaio 2021
Non è con i ritmi sincopati del thriller che la Montani ci accompagna nel pieno degli eventi, bensì con un tocco morbido e sicuro che descrive, quasi si avvalesse di un pennello di vaio degli artisti del ‘400, un affresco delle vie, delle piazze e della vita pulsante di una città in pieno fermento.
Tuttolibri – inserto de La Stampa, 20 febbraio 2021
Una nuova voce italiana, contesa dai maggiori editori italiani e venduta all’estero ancora prima della pubblicazione.
Il Libraio, febbraio 2021
Un esordio importante, questo di Chiara Montani, capace di associare in un romanzo appassionante la storia artistica di uno dei periodi più importanti dell’umanità, costruendogli attorno un clima di complotti e di paura riscattato dal genio di tanti memorabili artisti.
L’Eco di Bergamo, 3 febbraio 2021
Chiara Montani seduce il lettore portandolo per mano nella Firenze rinascimentale, entrando nelle botteghe degli artisti e raccontando i segreti dei pigmenti, i retroscena dei committenti, le ambizioni delle più illustri casate e l’influenza degli ordini religiosi.
La Nazione, 19 gennaio 2021
C’è tutto il fascino della Firenze dei Medici ne “Il mistero della pittrice ribelle”(Garzanti), il romanzo in cui Chiara Montani trascina il lettore nella vita di una giovane donna che vede le sue ambizioni soffocate dalle leggi non scritte del tempo.
Libero, 10 gennaio 2021
Quanto basta per tenere incollato il lettore alla pagina nel succedersi degli avvenimenti, dei sospetti, degli incontri. Sequenze sapientemente descritte dall’autrice la cui scrittura rende appieno i personaggi, la foggia del vestiario, i dialoghi, gli antichi manoscritti, gli ambienti, nella magnificenza dei palazzi e nell’oscurità sinistra dei sotterranei.
La Sicilia, 10 febbraio 2021
“Il mistero della pittrice ribelle” è un thriller storico avvincente che riesce a tenere col fiato sospeso e a sorprendere fino all’ultima pagina.
Thriller Café
È un romanzo “giallo”, ma è un giallo che profuma di miscelazione di colori, di desideri inespressi, di pennellate su lisce tavole in legno, come la celebre “Flagellazione”: la scrittrice ha la capacità di farti sentire i suoni, gli odori e l’atmosfera della Firenze del 400.
Musei Civici Madonna del Parto
Intanto, noi lettori assistiamo a tutto il fascino dell’arte di dipingere a partire dalla preparazione dei colori, dal procurarsi i pigmenti e lavorarli sulla tavolozza, e in queste pagine affiora tutta la passione, nonché la competenza di Chiara Montani.
Critica Letteraria
Fra romanzo storico, giallo e storia romanzata dell’arte, l’esordio letterario di Chiara Montani è una piacevole lettura, i cui elementi contestuali sono suffragati da un attento studio delle fonti.
Artribune
L’arte è ben presente nella sua elegante scrittura, l’arte e gli artisti, la storia e i personaggi storici, la politica e i grandi dell’epoca, la religione e i religiosi. Con le connessioni e contrapposizioni reciproche, animano un romanzo di qualità superiore, colta da grandi firme del genere historical-thriller.
Sololibri
L’autrice modella tra le pagine una narrazione accattivante, che non perde mai ritmo e definizione.
Thriller Storici & Dintorni
UN ROMANZO VENDUTO ALL’ESTERO ANCORA PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE E CONTESO DAI MAGGIORI EDITORI ITALIANI
Firenze 1458. Lavinia, ferma davanti alla tela, immagina come mescolare i vari pigmenti: il rosso cinabro, l’azzurro, l’arancio. Ma sa che le è proibito. Perché una donna non può dipingere, può solo coltivare di nascosto il sogno dell’arte. Fino al giorno in cui nella bottega dello zio arriva Piero della Francesca, uno dei più talentuosi pittori dell’epoca. Lavinia si incanta mentre osserva la sua abile mano lavorare all’ultimo dipinto, La flagellazione di Cristo.
L’artista che ha di fronte è tutto quello che lei vorrebbe diventare. E anche l’uomo sembra accorgersene nonostante il contegno taciturno e schivo. Giorno dopo giorno, Lavinia capisce che la visita di Piero nasconde qualcosa.
Del resto sulle sponde dell’Arno sono anni incerti: il papa è malato e sono già cominciate le oscure trame per eleggere il suo successore. E Piero sa più di quello che vuole ammettere. Il sospetto di Lavinia acquista concretezza quando lo zio viene ingiustamente accusato dell’uccisione di un uomo e Piero decide di indagare. Ma Lavinia questa volta non vuole restare in disparte. Grazie alla vicinanza dell’artista, che fa di tutto per proteggerla, per la prima volta comincia a guardare il mondo con i propri occhi. Perché lei e Piero sono entrati in un quadro in cui ogni pennellata è tinta di rosso sangue e ogni dettaglio è un mistero che arriva da molto lontano. Perché la pittura è un’arte magnifica, ma può celare segreti pericolosi.
Chiara Montani trascina il lettore per le vie della Firenze rinascimentale e tra le opere di Piero della Francesca, un artista che ha fatto la storia della pittura. Lo immerge nella vita di una giovane donna che vede le sue ambizioni soffocate dalle leggi non scritte del tempo. Lo cattura in un vorticoso susseguirsi di eventi in cui le ragioni dell’arte si intrecciano con quelle della politica e della religione.
Menzione della giuria al premio Giallo Garda 2022
In edizione trade, pocket e audiolibro