Il corpus di opere di Artemisia Gentileschi si arricchisce di una nuova acquisizione.

Il San Sebastiano curato da Irene è un olio su tela di circa 130×100 cm, protagonista di una vicenda non comune nel mondo dell’arte.
Questo magnifico dipinto possiede una luce interna, che prende vita a partire dall’unica fonte luminosa, la candela in mano a una delle due donne, da cui si propaga un magistrale gioco di chiaroscuri. Sono evidenti i rimandi alla cerchia dei caravaggeschi e infatti, quando nel 2014 il quadro è stato acquistato presso Bonhams London, era attribuito alla mano di un generico “seguace di Caravaggio”.

Subito convinto di avere in mano un’opera di particolare interesse, l’acquirente ha però deciso di condurre degli accertamenti.
Grazie a Edoardo Roberti del London Old Master Paintings department di Sotheby’s e agli storici dell’arte Nicola Spinosa e Giuseppe Porzio, è stato possibile stabilire la vera paternità, anzi, maternità del dipinto.
Gli esperti hanno notato che il chiaroscuro, morbido nel suo delineare i volumi, è meno netto e violento di quello dei caravaggeschi, mentre la luce, più che illuminare San Sebastiano, tende a focalizzarsi sui volti delle due donne, come sempre accade nelle opere di Artemisia, perché sia chiaro che sono loro il vero soggetto del dipinto.
I confronti con altri lavori napoletani, come l’Annunciazione di Capodimonte, Giuditta e la fantesca Abra con la testa di Oloferne, di cui esiste una versione a Detroit e una a Capodimonte e la Cleopatra, cha appartiene a una collezione privata, sono stati decisivi per datare il dipinto intorno al 1630, quando la Gentileschi era appena arrivata a Napoli.

Forte della nuova attribuzione, il San Sebastiano curato da Irene è una delle opere di punta con cui l’arte femminile fa il suo ingresso trionfale nella Master Week di Sotheby’s a New York. Un nuovo riconoscimento per le artiste di secoli passati, ad appena dieci giorni dalla chiusura della mostra The Ladies of the Baroque all’MSK di Gand.
Nel corso della solenne Evening Sale del 30 gennaio, la grande casa d’aste londinese ha infatti celebrato le Old Masters al femminile inaugurando una sezione a loro dedicata, dal titolo evocativo: The Female TriumphantUna ventina di opere, fra cui autentici capolavori, battuti fra l’altro a cifre da capogiro, come il Ritratto di tre bambini di Angelika Kauffmann, venduto per 915,000 USD, l’incantevole Vaso di vetro con pesche, fiori di gelsomino, mele cotogne e una cavalletta di Fede Galizia, che ha raggiunto i 2.415.000 USD o il Ritratto di Muhammad Dervish Khan di Elisabeth-Louise Vigée Le Brun, salito fino a 7,185,900 USD.
Anche il quadro della Gentileschi si è difeso bene ed è stato battuto a 615,000 USD. Non male, considerato che il suo anonimo possessore, prima dell’attribuzione, l’aveva acquistato solo 5 anni fa per 40.000 sterline.