Solide come colonne di marmo e altrettanto insondabili, le figure di Piero della Francesca paiono ergersi sopra l’umana fragilità, custodi di un’arcana saggezza e pregne di un mistero che attraversa i secoli giungendo inalterato fino ai giorni nostri.

Il tempo non è stato generoso con le opere di Piero e non sono molte quelle che ci ha consegnato. In tutto poco più di una ventina, ma tanto potenti da aver scatenato da oltre un secolo la penna di critici e storici dell’arte, senza peraltro che mai nessuno venisse a capo dei loro misteri. Come se quegli universi alieni, tanto perfetti da poterli abitare ma troppo per essere veri, potessero riflettere in ogni sguardo solo uno spicchio di verità, al pari di uno specchio frantumato in cui ciascuno può intuire una parte di senso, ma non coglierlo per intero. 

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